Prevenzione tumore al collo dell’utero

Il tumore del collo dell'utero, o cervico-carcinoma, rappresenta la seconda causa di mortalità per neoplasie tra le donne a livello mondiale, con 493.000 nuovi casi e 270.000 decessi ogni anno. In Italia si registrano 3.700 nuovi casi all'anno, costituendo il 3,7% di tutti i tumori ginecologici.

Lesioni precancerose e Screening: Il tumore del collo dell’utero può svilupparsi da lesioni precancerose, con un lasso di tempo che può estendersi fino a 10-15 anni. I programmi di screening giocano un ruolo cruciale nel rilevare precocemente questa malattia, riducendone significativamente l’incidenza.

Virus HPV e Fattori di Rischio: Il virus HPV è responsabile della quasi totalità dei casi di tumore cervicale. Questo virus, trasmesso sessualmente, può essere influenzato da fattori di rischio come il fumo, che aumenta la sua carica cancerogena.

Adottare uno stile di vita sano e rispettare pratiche sessuali sicure sono fondamentali per ridurre il rischio di contrarre il tumore cervicale. Partecipare ai programmi di screening è altrettanto cruciale per la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo della malattia.
COME PREVENIRE

Pap test e Test HPV

A chi è rivolto: Le donne tra i 25 e i 64 anni sono invitate a partecipare ai programmi di screening, poiché il carcinoma cervicale è raro prima dei 30 anni. Inoltre, le lesioni precancerose tendono a raggiungere il picco di incidenza intorno ai 30 anni.

Come si svolge: I test utilizzati per la prevenzione del tumore della cervice uterina sono:

Pap test

per le donne di età compresa tra i 25 e i 33 anni. Il test deve essere ripetuto ogni 3 anni

Test HPV 

per le donne di età compresa tra i 34 e i 64. Il test deve essere ripetuto ogni 5 anni

Per leggere le 100 domande sull’HPV clicca qui

Per visualizzare i dati dell’andamento degli screening clicca qui

 

Domande frequenti

Come previsto dal Programma di prevenzione oncologica, ogni Azienda Sanitaria invia direttamente, tramite posta, tutte le donne di età compresa tra i 25 e 64 anni a fare un Pap-test ogni tre anni.
In Toscana la maggioranza delle donne che si ammala ogni anno di tumore del collo dell’utero non ha mai fatto un Pap-test: l’esperienza scientifica dimostra che il Pap-test eseguito ogni tre anni è un mezzo efficace per scoprire le alterazioni che precedono di molti anni la comparsa del tumore. La cure di queste alterazioni impedisce la comparsa del tumore vero e proprio.
Esistono due tipi di “strisci” vaginali: lo striscio oncologico (o Pap-test) serve a scoprire eventuali alterazioni che possono trasformarsi in tumore; lo striscio batterioscopico (o batteriologico) serve invece ad individuare le cause di un’infiammazione e a trovare la cura più adatta, da effettuare soltanto quando il medico lo ritiene necessario
Nessun costo per la donna e non occorre la richiesta del medico

Per la buona riuscita dell’esame è necessario:

  • effettuare il prelievo almeno tre giorni dopo la fine delle mestruazioni e senza perdite di sangue;
  • non avere rapporti sessuali nei due giorni prima dell’esame;
  • evitare l’uso di ovuli, creme o lavande vaginali nei tre giorni precedente l’esame

Il Pap-test è il metodo più attendibile per prevenire il tumore del collore dell’utero. In casi molto rari tuttavia, il Pap-test non è in grado di trovare alcune alterazioni. Inoltre non può individuare altre malattie ginecologiche

In caso di normalità, la risposta viene recapitata per posta a domicilio. In caso contrario, sarà l’Azienda Sanitaria a contattare direttamente l’interessata
Alcune donne (circa 1 su 20) vengono richiamate per la ripetizione dell’esame o per seguire altre indagini più approfondite, come la colposcopia. Ciò non deve allarmare perchè, nella maggior parte dei casi, alla fine degli accertamenti, tutto si risolve con esito di normalità
Se in attesa del successivo Pap-test si verifica qualcosa di insolito (per esempio, perdite si sangue al di fuori del periodo mestruale) è opportuno rivolgersi al proprio medico oppure al proprio ginecolo

Prevenzione tumore al collo dell’utero

Il tumore del collo dell'utero, o cervico-carcinoma, rappresenta la seconda causa di mortalità per neoplasie tra le donne a livello mondiale, con 493.000 nuovi casi e 270.000 decessi ogni anno. In Italia si registrano 3.700 nuovi casi all'anno, costituendo il 3,7% di tutti i tumori ginecologici.

Lesioni precancerose e Screening:

Il tumore del collo dell’utero può svilupparsi da lesioni precancerose, con un lasso di tempo che può estendersi fino a 10-15 anni. I programmi di screening giocano un ruolo cruciale nel rilevare precocemente questa malattia, riducendone significativamente l’incidenza.

Virus HPV e Fattori di Rischio:

Il virus HPV è responsabile della quasi totalità dei casi di tumore cervicale. Questo virus, trasmesso sessualmente, può essere influenzato da fattori di rischio come il fumo, che aumenta la sua carica cancerogena.

"Adottare uno stile di vita sano e rispettare pratiche sessuali sicure sono fondamentali per ridurre il rischio di contrarre il tumore cervicale. Partecipare ai programmi di screening è altrettanto cruciale per la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo della malattia."
COME PREVENIRE

A chi è rivolto

Le donne tra i 25 e i 64 anni sono invitate a partecipare ai programmi di screening, poiché il carcinoma cervicale è raro prima dei 30 anni. Inoltre, le lesioni precancerose tendono a raggiungere il picco di incidenza intorno ai 30 anni.

Pap test

L’esame PAP, o Pap test, consiste nell’analisi del collo dell’utero, conosciuto anche come “cervice uterina”. Durante l’esame, l’ostetrica o il ginecologo preleva un piccolo campione di cellule dal collo dell’utero utilizzando una spatola e uno spazzolino. Questo campione viene quindi “strisciato” su un vetrino e osservato al microscopio. Si tratta di una procedura semplice, indolore e veloce, della durata di pochi minuti.

Test HPV

per le donne di età compresa tra i 34 e i 64. Il test deve essere ripetuto ogni 5 anni

Per visualizzare i dati dell’andamento degli screening clicca qui

 

Domande frequenti

Come previsto dal Programma di prevenzione oncologica, ogni Azienda Sanitaria invia direttamente, tramite posta, tutte le donne di età compresa tra i 25 e 64 anni a fare un Pap-test ogni tre anni.
In Toscana la maggioranza delle donne che si ammala ogni anno di tumore del collo dell’utero non ha mai fatto un Pap-test: l’esperienza scientifica dimostra che il Pap-test eseguito ogni tre anni è un mezzo efficace per scoprire le alterazioni che precedono di molti anni la comparsa del tumore. La cure di queste alterazioni impedisce la comparsa del tumore vero e proprio.
Esistono due tipi di “strisci” vaginali: lo striscio oncologico (o Pap-test) serve a scoprire eventuali alterazioni che possono trasformarsi in tumore; lo striscio batterioscopico (o batteriologico) serve invece ad individuare le cause di un’infiammazione e a trovare la cura più adatta, da effettuare soltanto quando il medico lo ritiene necessario
Nessun costo per la donna e non occorre la richiesta del medico

Per la buona riuscita dell’esame è necessario:

  • effettuare il prelievo almeno tre giorni dopo la fine delle mestruazioni e senza perdite di sangue;
  • non avere rapporti sessuali nei due giorni prima dell’esame;
  • evitare l’uso di ovuli, creme o lavande vaginali nei tre giorni precedente l’esame

Il Pap-test è il metodo più attendibile per prevenire il tumore del collore dell’utero. In casi molto rari tuttavia, il Pap-test non è in grado di trovare alcune alterazioni. Inoltre non può individuare altre malattie ginecologiche

In caso di normalità, la risposta viene recapitata per posta a domicilio. In caso contrario, sarà l’Azienda Sanitaria a contattare direttamente l’interessata
Alcune donne (circa 1 su 20) vengono richiamate per la ripetizione dell’esame o per seguire altre indagini più approfondite, come la colposcopia. Ciò non deve allarmare perchè, nella maggior parte dei casi, alla fine degli accertamenti, tutto si risolve con esito di normalità
Se in attesa del successivo Pap-test si verifica qualcosa di insolito (per esempio, perdite si sangue al di fuori del periodo mestruale) è opportuno rivolgersi al proprio medico oppure al proprio ginecolo

Prevenzione

Tumore al colon retto

La prevenzione del tumore al colon avviene  screening regolari come la colonscopia e la ricerca del sangue occulto nelle feci

Tumore al seno

La prevenzione del tumore al seno inizia con l’autopalpazione a partire dai 20 anni e con esami ecografici e mammografici dai 35 anni

Tumore al colon retto

La prevenzione del tumore al colon avviene  screening regolari come la colonscopia e la ricerca del sangue occulto nelle feci

Tumore al seno

La prevenzione del tumore al seno inizia con l’autopalpazione a partire dai 20 anni e con esami ecografici e mammografici dai 35 anni